sabato 14 giugno 2014

Rime scarse 8


E' arrivato quel momento
in cui senti dichiarare:
Io non seguo certamente
le partite del mondiale!

Io Sanremo non lo guardo
lì la musica è banale
Giusto al rugby, ch'è di nicchia
canto l'inno nazionale

Sento solo gruppi ignoti
li conosco io soltanto
ché se li conosce un altro
commerciale è il loro canto

Amo Akira Kurosawa
ma è già troppo sputtanato
ed il cinema kazako
guardo sottotitolato

La tv generalista
non è pari a quella inglese
Giusto Boris e Gomorra
ha prodotto 'sto paese

Giro solo in bicicletta
e la macchina è volgare
ché il manuale del borghese
non prevede l'inquinare

Compro equo-solidale
Non lo mangio l'animale!
Faccio giusto un'eccezione
quando Mamma fa il maiale

Non sopporto il conformismo
chi al grigiore si è assuefatto
L'avrò detto mille volte:
dio che noia ch'è il già detto!

Sempre accetto civilmente
di ciascuno l'opinione
perché tanto senza dubbio
so di avere io ragione

Voto se mi turo il naso
voto Renzi e schifo Orsoni
Beppe Grillo è un dittatore
e che orrore Berlusconi!

E' assai chiusa la provincia
e che palle Campobasso
Certo... fuori son nessuno
mentre qui mi sento un asso

Tu plebaglia, tu mortale
tu col Volvo due e quaranta
tu che ascolti solamente
compilation dei novanta

Fammi largo quando passo
quando senti risuonare:

Sono il piccolo borghese
nazionale popolare!

Rime scarse 7



Giunse un giorno su un battello
dritto dritto dall'Oriente
Bonzo, un piccolo arboscello
sempre tutto sorridente

Mentre a zonzo se ne andava
per conoscere l'ambiente
si sentiva un po' spaesato
nel frastuono della gente

Trovò un faggio che gli disse
"Devi essere più stronzo!
Qui la gente ti si mangia
se sei buono, caro Bonzo"

Poi un acero diceva
"Qui sei triste o sei demente
Non puoi essere felice
se sei anche intelligente!"

Ed ancora c'era un olmo
Sosteneva "Stai attento
Non far questo, non far quello
o ti giochi il firmamento!"

Bonzo un poco era confuso
Poveretto, non capiva
E il bel fusto ch'era prima
piano piano si seccava

Un bel giorno udì un vocione
"Su, non esser più depresso!"
E che strano che l'invito
provenisse da un cipresso

"Non sentirli, sono tristi
Han paura di sbagliare
E' più facile la vita
se la passi a vegetare"

Non fu facile da allora
riniziare a rinverdire
ma pian piano qualche foglia
Bonzo vide germogliare

Sii te stesso, sii felice
sii più libero e fiorente
E' la storia che t'insegna
Bonzo, il salice ridente