domenica 27 maggio 2007

E un grazie anche a Michele, per il suo buonismo da XXXXX Dio!



Una delle mie trasmissioni radiofoniche preferite era Talk Radio - Voci nella Notte, condotta da Michele Plastino.

Il Plastino è un personaggio tristemente noto nella Capitale. Un arrogante pallone gonfiato e millantatore di professione, a tratti però assolutamente geniale.

Di qualsiasi cosa si parli, lui sostiene di averla scoperta 15 anni prima degli altri. Fosse anche il Cristianesimo o il motore a vapore.
L'unico in grado di riunire le opposte tifoserie delle squadre romane, che nell'odio viscerale nei suoi confronti riconoscono una pacifica e solidale comunanza di intenti.

Convinto di essere un grande intrattenitore, oggi offre fantomatici Stage in "Comunicazione", naturalmente per migliaia di euro, in cui probabilmente insegna come riuscire a collezionare centinaia di insulti e minacce.
Questa, infatti, è la sua attività principale da sempre.

Michele era solito inviare i suoi scagnozzi in giro per la Roma by night, alla ricerca di qualche straccio di cronaca da raccontare in diretta.
Ora, Roma non è la Dallas di Eric Bogosian, quindi, una volta parlato di messe nere, mignotte, grattacheccari e pizzardoni, l'interesse per le inchieste di Talk Radio era destinato a scemare.

C'è da dire, però, che nonostante il dilettantismo con cui era confezionata la trasmissione, alcuni reportage furono indubbiamente avvincenti.

Su tutti sicuramente uno.
Una sera i poveri epigoni vengono spediti a pedinare degli spacciatori, per descriverne i turpi traffici. Il Plastino tuttavia aveva sottovalutato la propria notorietà, cosa di cui, se fossi in lui, non farei vanto.

E non poteva certo immaginare che gli spacciatori stessero ascoltando proprio la sua emittente.

Dopo aver sghignazzato per un po', i pusher decidono di ribaltare la situazione con un colpo di teatro magistrale, e di cominciare ad inseguire -loro- gli inesperti cronisti allo sbaraglio.
La puntata si trasformò in un'agonia lunghissima, di cui naturalmente Plastino enfatizzava meschinamente la pericolosità.

Non riuscirono a prenderli ahimè.

Ma quell'episodio viene ricordato come uno dei punti più alti del trash radiofonico romano. Sicuramente il più ridicolo.

In realtà a me della sua trasmissione interessava più che altro un aspetto.

Un gruppo organizzato di persone, che hanno LA MIA STIMA PIU' INCONDIZIONATA, si accanì per un certo periodo contro il povero Plastino, rovinandogli intere puntate con un'unica telefonata.

Lo strumento era quello della bestemmia. Una semplice bestemmia piazzata all'improvviso in una banalissima conversazione.
Cosa che al Plastino faceva gonfiare le vene della fronte e riusciva a farlo produrre in notevoli sproloqui all'insegna dell'odio mascherato da perbenismo.
In realtà non riusciva a concepire che tra i suoi fedelissimi si annidasse qualche serpe contestatrice, che potesse persino non adorarlo.

La genialità di questi terroristi si esprimeva, a volte, in raffinatissime strategie. Spesso le telefonate arrivavano in sequenza, in modo tale che il Plastino avesse modo di rilassarsi e di non sospettare nulla, pensando che il peggio fosse già passato.

Io aspettavo quei momenti come una scolaretta in attesa del menarca.

Eccone qualche esempio.

Clicca qui per sentire.

giovedì 17 maggio 2007

Test: sei Mostro Mostruoso?


Buongiorno a tutti.
Rispondete sinceramente a queste semplici domande e controllate a quale profilo psicologico appartenete.
Facile,no? Se siete persone munite di sistema nervoso parasimpatico non c'è motivo di allarmarsi. In caso contrario, beh...sì...cominciamo.

a) Stai leggendo Settimana TV e Nonna Bice, nella sua rubrica, scrive la ricetta dell'ossobuco col risotto. Cosa fai?

1) Non mi interessa. A casa mia cucina mia moglie.
2) Me l'appunto. Sono single e potrebbe tornarmi utile per una cenetta romantica.
3) INONDO LA MAIL DI QUESTA FOTTUTA PUTTANA CON MIGLIAIA DI LETTERE DI PROTESTA, TUTTE CON NOMI DIVERSI. SONO ALTRE LE PRIORITA' DEL PAESE E QUESTA STRONZA E' NEL MIO ARCHIVIO DA TEMPO. TI TENEVO D'OCCHIO, STRUMENTO DELL'INFORMAZIONE PREZZOLATA E SERVILE!

b) Tua moglie ha comprato un nuovo completino di biancheria. Stasera è molto accattivante. Cosa fai?

1) Wow Amore, tu sai sempre come sorprendermi. Perchè non ci facciamo un po' di coccole?
2) No, scusa Tesoro, oggi il lavoro è stato pesante. Poi ho mal di testa. Facciamo domani?
3) MA ALLORA SEI PROPRIO UNA MALEDETTA PUTTANA SERVA DEI POTERI FORTI. LA CIRIELLI NON E' STATA ANCORA ABROGATA, SIAMO PROSSIMI AL DISASTRO E TU NON TI PREOCCUPI DEL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI. FARO' UN SIT-IN DI PROTESTA DAVANTI AL NEGOZIO DI BIANCHERIA. COSì VEDIAMO SE CONTINUANO A DEVIARE L'ATTENZIONE DELL'ELETTORATO.

c) Tornando a casa trovi tuo figlio che sta mangiando una Delizia di Pera del Mulino Bianco. Cosa fai?

1) Ciao figliuolo. Poi mi raccomando, lavati i denti. Quella roba è piena di zucchero.
2) Hey Duilio, non ne dai uno a tuo papà?
3) BENE BENE BENE. VEDIAMO UN PO' COSA ABBIAMO QUI. AH! UNA DELIZIA DI PERA! ORA CON UN APPOSITO STRUMENTO VERIFICHERO' L'EVENTUALE PRESENZA DI NANOPARTICELLE METALLICHE. IN CASO DI RISCONTRO POSITIVO, TI GONFIERO' QUELLA FACCIA DI CAZZO A FURIA DI MAZZATE. E SE TUA MADRE SI METTE IN MEZZO LE DOVRANNO INGESSARE ANCHE LA MALEDETTA TESTA. QUANTO E' VERO CHE MI CHIAMO MOSTRO MOSTRUOSO.

d) Ogni mattina, dopo il caffè, hai circa 15 secondi prima di cagarti addosso. Cosa fai?

1) Scappo in bagno e carco di centrare la tazza.
2) Resisto. Prima devo cercare un buon articolo di Repubblica e devo accendermi una sigaretta.
3) NON ME NE FOTTE UNO STRAMALEDETTO CAZZO E MI CAGO ADDOSSO. LA VERA MERDA E' IN PARLAMENTO, NON QUELLA CHE MI COLA DAI CALZONI. 

e) Tua moglie ti confessa di avere un altro. Come ti comporti?

1) Sono una persona civile. Cerco di capire i motivi e provo a recuperare il rapporto.
2) Me ne vado sbattendo la porta. Io ti sono sempre stato fedele, puttana.
3) MI INCATENO AL TERMOSIFONE E INSCENO UNA MANIFESTAZIONE NON VIOLENTA OGNI VENERDI'. SE NON DOVESSE BASTARE DISTRIBUIRO' DEI VOLANTINI CON LA FOTO DI QUESTA GRANDISSIMA MIGNOTTA. TUTTI DEVONO SAPERE CHE MAIALA HO SPOSATO. E PENSARE CHE HO DEDICATO LA VITA A GARANTIRLE UN FUTURO MIGLIORE MANDANDO DECINE DI MIGLIAIA DI MAIL.

f) Sei sulla tazza e stai leggendo l'ultimo libro di Marco Travaglio. Come ti comporti?

1) Finisco la pagina e mi pulisco il sedere.
2) Mi indigno, ma in fondo la vita è bella. Oggi c'è il sole, uscirò col mio cane a fare una passeggiata.
3) SONO 9 ORE CHE SONO SEDUTO QUI. HO LA SALIVAZIONE A ZERO E NON HO PIU' SANGUE CHE MI CIRCOLA NEGLI ARTI INFERIORI. PER OGNI CAZZO DI PARAGRAFO TIRO UNO SPRUZZO DI MERDA CHE SEMBRA IL DISASTRO DEL VAJONT. NON POSSO FARE A MENO DI SOMATIZZARE.


Risultati:

Prevalenza di risposte "a": Sei una persona assolutamente normale e civile. Nulla di cui preoccuparti. Ciauz!
Prevalenza di risposte "b": Sei una persona normale anche tu. Continua così. Arrivedecci.
Prevalenza di risposte "c": Oh ohhhhh. Ragazzi venite a vedere. Abbiamo un bel malato di mente sociopatico. Per te non c'è soluzione se non un ricovero immediato in una struttura adeguata. Le tue notti sono tormentate da incubi sugli sprechi dei ministeri. Sospetti che tua moglie abbia una storia con Previti  e che i tuoi figli non firmino tutte le centinaia di petizioni che gli mandi via mail.

Sei assolutamente senza speranza!

(A personal tribute to my guru Leonard) 

(dal blog di Beppe Grillo - 17 mag 2007)

mercoledì 16 maggio 2007

Un po' di pubblicità non guasta


Ciao, sfigati.

Oggi stavo riflettendo sul mio successo personale. Invito voi nullità a fare lo stesso, naturalmente sul mio, di successo personale.

Con alcuni di voi ho intrattenuto relazioni che molto si avvicinano a rapporti sessuali.
Dato che mi sto riferendo a persone come Mostro Mostruoso, Gennaro Esposito, il mio amico Antonio Ciardi e naturalmente il buon vecchio Campa, lascio a voi intuire di che natura di rapporto si tratti.

Presa coscienza di tale geniale deduzione mi è sorto un dubbio.
Non voglio che mi si accusi di mancare di buone maniere. I pidocchiosi in questione avranno la curiosità di conoscere chi avevano alle spalle. Pertanto, ho deciso anche io di dotarmi di uno spazio personale. Tutto dedicato alla celebrazione del mio carisma.

Eccolo:

http://www.myspace.com/clos3cov3r

prendete e rodetene tutti.

Dal mio arrivo (3 giorni fa) ad oggi, ho collezionato centinaia di estimatori. Voglio solo farvi notare che è stato Rocco Siffredi a chiedermi l'add. Non il contrario.

Detto questo, invito tutti a cercare di avermi tra gli amici.
Sarà mio sommo piacere rifiutare tutte le vostre miserabili richieste.

Straccioni.

Arrivedecci.

Ps: Giuseppe Campa è il Male.

(dal blog di Beppe Grillo - 16 mag 2007)

lunedì 14 maggio 2007

Via Paolo Sarpi



Ciao a tutti.
E' tempo di pulizie di primavera.

Oggi, mentre mi scaccolavo, ho modellato una polpetta e l'ho scagliata lontano e così ho risolto il problema dell'integrazione e del razzismo.

Si può fabbricare all'uopo una catapulta gigante. Sono un architetto, so di cosa parlo. Così, come arrivano questi pupazzi, si rispediscono nel loro paese. Non prima di averli gonfiati di democrazia.

Si prende quel cretino in piedi sulla macchina, che tra l'altro ha un'acconciatura veramente di cattivo gusto e lo si spara con un calcio nel culo a Pechino.

Attrezzature del genere possono essere poste anche a Lampedusa o a Civitavecchia, quando arrivano i sardi.

Ci sono domande?

(dal blog di Beppe Grillo - 14 mag 2007)

Il revisionismo in cucina


La ricetta dei fagi oli con le co tiche:

Non afferma che non ci vogliano s ale e pepe q.b.;
non afferma che non si debbano scottare le co tiche per 15 minuti;
non afferma che le cotiche non si debbano tagliare in graziose e tenere listarelle;
non afferma che la combinazione di pepe roncino e morroidi possa scatenare colorite contestazioni teologiche;
non afferma che i fagioli non causino difficoltà di carattere sociale;
non afferma che le flatulenze non contribuiscano al riscaldamento globale;
non afferma che il prosciutto a dadini, prima dicevano che ce ne vogliono 100 g, ora dicono che ce ne vogliono 70, che fine hanno fatto 30 g di prosciutto a dadini?;
non afferma che per 4 persone meridionali i fagioli non diano a vita a composizioni dodecafoniche di ispirazione rinascimentale;
non afferma che a fine pranzo il tovagliolo di un meridionale possa recare la sindone di Ma radona.

Piccolo omaggio ar Sor Erwin. 

(dal blog di Beppe Grillo - 14 mag 2007)

Indovina chi porto a cena?


Non me lo sarei mai aspettato. Da una figlia che sembrava normale,
buoni voti, amicizie di buona famiglia (tranne uno che si fa gli
spinelli) , ancora vergine. Dice, vorrei farvi conoscere il mio
fidanzato. Wanda, mia moglie, entusiasta. Io geloso, ma vabbè va. E chi
mi porta a casa? UN NEGRO. Uno di quei negri che vendono i cd
mansterizzati (e arrotondano facendo i papponi).

Mi sembrava di rivivere l'esperienza del povero Spenser Tresy in "Indovina chi porto a cena?".

Si siede (a capotavola) e cominciamo a parlare. Stupore,
imbarazzo.. anche un certo odorino. Con la faccia di bronzo mi dice che
è arabo. Andiamo bene! Poteva portarmi Bin Laden! Almeno è ricco…
Gli chiedo "non hai intenzione di trovarti un lavoro serio?". E lui con una
presunzione che non avevo mai visto, nemmeno in un bianco, dice
"qualsiasi lavoro nobilita l'animi". L'animi??? L'ANIMO, scemo. Si dice
ANIMO.
Sì, come no,soprattutto vendere droga ai ragazzini. Questo mondo
va a rotoli. Debby mi porta a casa un terrorista e io dovrei fare finta
di nulla. Quasi quasi gli faccio fare un lavoretto da qualche mio
amico e poi vediamo se "Romeo" viene a fare lo sborone a casa mia.
Meno male che esistono ancora persone decenti… e che magari si fanno
anche un bagno. Ogni tanto…

--
Mia figlia viene prima di tutti.

(da it.arti.cinema - 14 mag 2007)

Poesiuole da ombrellone 1


Ciao a tutti.
Come da programma ha inizio la rubrica "The Poetry Corner".
Il Maestro Bartoli si è dovuto un attimo assentare. Quindi ho io l'onore di dare inizio ai lavori.

Vi presento una breve lirica tratta dalla raccolta "An-alfabeta".

Eccola:

Accelero
Ancora
Brum
Bruuummm
Non riuscirai a fermarmi
Come madre assente che non accetta l'abbraccio del figlio
Non mi accoglierai nel tuo petto
Non freno
Accelero
Trombe esultano
E fanno pè
Perepè perepè
Schiaccio il pedale
Tu tremi
Io rombo
Meowww
Meooww
Bruummm
Schivo il passante
Ne schivo un altro
Ancora uno e vedrò la tua luce
Un altro
Lo schivo
Poi torno
Lo schivo
Un altro no
Non lo schivo
Via!

Si intitola: Omissione di soccorso


(dal blog di Beppe Grillo - 14 mag 2007)

La soluzione al problema israelo-pealestinese: spostiamoli!

Ciao.

Come sapete, gran parte del mio tempo è dedicata alla speculazione. Le idee rivoluzionarie nascono dalle piccole cose, non so, tipo la mela che cadde in testa ad Archimede.
Oggi, riordinando la mia collezione di mutande da donna, ho eliminato quelle di cui non ricordavo l'appartenenza, e nel frattempo ho risolto il problema israelo-palestinese.
Non sono nuovo a soluzioni del genere, dato che spesso mi interrogo sui grandi problemi del mondo.

La mia soluzione è: spostiamo i palestinesi.


Chi conosce un po' la storia sa (e se non lo sa lo invito a studiarsela, visto che è un grande ignorante) che questi palestinesi si sono appropriati, dopo la seconda guerra mondiale, di un territorio che era già abitato dagli ebrei, perchè gli era stato promesso da Cristo in persona.
Ora, non devo dirvi io che gli ebrei non sono molto abituati a dividere le proprie cose con gli altri, anzi, sono rinomati per la loro avidità, da qui la formula che tutti usiamo "Sei veramente un rabbino". E da quel momento è nato un vero casotto, che ancora oggi miete tantissime vittime.
Tutti noi vediamo quotidianamente i peggiori orrori. Mutilazioni, decapitazioni, violenze su bambini e handicappati.
Ma perchè non spostare i palestinesi, mi chiedo? Il problema è dove. E' ovvio che nessuno li vuole. Nascerebbe subito il solito comitato rompipalle e l'ennesima manifestazione di casalinghe preoccupate e bla e bla e bla. E allora qui mi viene in aiuto la mia lungimiranza.
In Italia c'è un territorio che è rimasto praticamente in una condizione medievale. Quindi ci sarebbe una certa compatibilità sociale coi palestinesi. In più è quasi interamente disabitato, e questo è buono, perchè giustamente anche i palestinesi hanno bisogno del loro spazio.
E lì infine, i palestinesi sarebbero abbastanza isolati dagli altri, dato che normalmente utilizziamo quella regione tipo una discarica, e quindi non potrebbero rompere le palle coi kamikaze.

Quindi, per concludere, la mia soluzione è: mandiamo i palestinesi in Sardegna e buttiamo la chiave.

Ci sono domande?


(dal blog di Beppe Grillo - 14 mag 2007)

L'orrore della guerra

Ciao ragazzi.

Esco un po' dal seminato, ma tratto un argomento che angoscia tutti.
La guerra e le sue infinite atrocità.



Tra i tanti documenti cinematografici che arricchiscono la mia videoteca ce n'è uno che vi consiglio di guardare. Un film, a volte, è meglio di un libro, soprattutto per chi, come me, non ne ha mai aperto uno.

Il documentario si apre con un resoconto dell'ottobre del 1940. Le forze alleate cominciano ad avere la peggio contro la potenza militare del Reich. Viene presa, allora, la decisione di inviare il miglior agente segreto britannico, uomo in grado di scomparire per mesi e di rendere la propria presenza in territorio nemico assolutamente invisibile, per scovare le lacune dell'organizzazione nazista.
Dopo nemmeno 20 minuti dallo sbarco in Ungheria, l'abile agente (soprannominato "il fantasma") viene individuato e ferito dalle forze nemiche, ma fortunatamente tratto in salvo da un gruppuscolo di resistenti. Il medico chiamato a salvare l'agente manifesta leciti dubbi, temendo rappresaglie sulla sua famiglia. La comandante dei resistenti, Eva, donna di austero cipiglio e rigida fermezza, afferma che personalmente truciderà la famiglia del medico, se continuerà ad opporsi.

Di quanti codardi è costellata la storia dell'uomo. E lei, che donna coraggiosa.

Ormai fuori pericolo, l'agente, di nome Will, rimane privo di sensi, momento nel quale Eva gli presta personali cure con amorevole mano.
E' bellissimo rappresentare gesti d'amore su uno sfondo tanto tragico. L'agente, incurante di ciò che è successo, alla fine ha solo le forze per pronunciare la frase "Ohhh, thank you", colmo di gratitudine per le attenzioni ricevute.

L'azione si sposta nelle stanze del bieco potere. Il comandante del dipartimento locale delle Schutzstaffel manifesta la propria indignazione ai sottoposti per la mancata cattura, schiaffeggiandoli ripetutamente sull'elmetto. Al fine di placare la propria ira, intima che gli siano portate delle giovani ebree, sulle quali sfogare la perversa collera.
Le giovani, pur provando a reagire alle vessazioni del turpe criminale, sono costrette a sottostare al suo volere, assecondandone la sopraffazione e, addirittura, prendendo esse stesse l'iniziativa, simulando di essere compiaciute della sofferenza imposta. Abile finzione, per avere salva la vita.

Caratteristica importante per le donne, in tali orrende situazioni, è proprio la capacità nel simulare.

Dopo altre, molte violenze su nuove inermi deportate, si giunge al momento topico. La cattura dei resistenti e dell'agente, traditi da un prezzolato guardone. Qui entra in gioco la soldatessa Erika, aguzzina delle SS, adibita agli interrogatori, per i quali impiega i metodi più spicci.
Ella comincia subito ad infierire su Eva, percuotendola ripetutamente sulle natiche con un frustino.

Ed è qui che la cosa comincia a farsi veramente grossa.

Will non resiste al proprio orgoglio. Al fiero grido di "Prendi me, prendi me", dichiara la sua identità e accetta, a imitatio Christi, il flagello personale, pur di salvare chi lo ha accudito. Le scene sono raccapriccianti, di nuda veridicità. Assolutamente nuda.
E' la soldatessa Erika in persona a somministrare il supplizio. Tra gemiti di sofferenza e gesti di pura angheria, anche con l'ausilio di orrendi strumenti di tortura, la scena si conclude con la soddisfazione dell'aguzzina.
Ed ecco il coup de théâtre. L'irruzione di partigiani che liberano i prigionieri, e che saranno largamente ricompensati da Eva.
Dopo un nuovo incontro, particolarmente animato, Will ed Eva si salutano alla stazione. Campo lungo sui binari, metafora del viaggio dell'uomo, alla conquista della libertà e della democrazia.

Fin quando un colpo di mitra squarcia il silenzio.

E la provocatoria scritta "Continua" ci fa pensare che la lotta contro la guerra, e le sue ingiustizie, è ancora tutta da compiere.

Il film in questione è "Scopate la soldatessa Erika", di Viv Thomas, con Kaia e la partecipazione straordinaria di Erika Bella, nonchè il cameo di Franz Krauspenhaar Uffenwanken Radegung, nella parte di se stesso. E' parecchio crudo nel suo realismo, non è un caso che sia vietato ai minori.

Anche se, personalmente, lo proietterei nelle scuole.

Non serve ringraziarmi, ciauz!


(dal blog di Beppe Grillo - 14 mag 2007)

venerdì 11 maggio 2007

Il prezzo del successo


Buonasera popolo.

Essere il dominatore indiscusso di questo blog mi ha portato un'enorme notorietà.
A volte invidio il triste anonimato di voi persone insignificanti.

Si è creato, intorno a me, un vero e proprio movimento di opinione.

I miei post sono attesi più di quelli dello stesso Grillo. Ognuno di essi rappresenta un evento.
Per molti sono una speranza. Altri sfogano sul mio successo le frustrazioni del loro fallimento.
A breve darò anche indicazioni di voto.

Dappertutto stanno nascendo meetup che utilizzano il mio nome per farsi pubblicità. Date una mano a questi ragazzi.

Questa è la mia segreteria su skype, che giornalmente viene presa d'assalto da centinaia di attestati di stima.



Siete voi che mi date la forza di continuare, schifosi.

SCHIFOSI!!!

ULTIMIIIIII!!!!!!

SCHIFOSIIIIIIIIII!!!!

(dal blog di Beppe Grillo - 11 mag 2007)

mercoledì 9 maggio 2007

La violenza in TV



Probabilmente la tv manda in onda ciò che alla gente piace vedere.

Io ne sono una conferma.
Godo quando un maledetto merdoso si becca un confetto in mezzo agli occhi. Godrei anche di più se a beccarselo fosse il buono della situazione. Che noia i buoni, i prati verdi, le farfalle.
Che noia il mondo dei genitori che giocano coi figli. Ogni figlio che si rispetti ritiene i genitori dei patetici imbecilli. Da che mondo è mondo, il gap generazionale si traduce nel disprezzo.

Questa è la società che vogliamo!
 
Mi piacciono i pz, i piombo e zinne, ma non per questo sono un maniaco.
Anzi, le peggiori fantasie omicide che ho sviluppato le ho estratte dalle mie dotte letture. Bret Easton Ellis è pregno di idee seducenti.

Ad esempio, un giorno mi piacerebbe accoppare Giuseppe Campa con una sparachiodi. Poi sevizierei le sue inutili spoglie al ritmo di questa personale playlist:
  1. Indeep - Last Night A Dj Saved My Life;
  2. Gary Low - You are a danger;
  3. Bandolero - Paris Latino;
  4. Captain Sensible - Wot;
  5. The Sugarhill Gang - Rapper's Delight.
Trovo che i brandelli di cervello facciano molto eighties.

E tra una violenza e l'altra, mi preoccuperei personalmente di mixarle.

Ocio.

(dal blog di Beppe Grillo - 09 mag 2007)

domenica 6 maggio 2007

Virginia Tech e lo scimmio sparatore



Buongiorno.

So che non c'entra nulla, ma l'ispirazione mi coglie quando meno me l'aspetto.

Ieri leggevo un commento molto garbato sui fatti della Virginia. In soldoni il tipo esprimeva solidarietà allo scimmio sparatore, imputando le colpe del massacro alle maglie larghe della didattica e dell'"attenzione" americana. E sosteneva che fatti del genere sono all'ordine del giorno, perchè, in fondo, tutti abbiamo una "bestia" dentro che può esplodere da un momento all'altro.

Ora, per quanto garbato, un intervento così prescinde da un fatto importante.
E cioè che il tizio in questione era totalmente fuori di melone.

Chi ha visto il suo manifesto si sarà accorto di qualche leggerissimo accenno di follia. Lui si sacrifica, dice, come Gesù Cristo.
Io non sono molto informato sulla religione, ma non ricordo, dal catechismo, che Cristo abbia assaltato il tempio dei farisei con due 9 mm, per poi spararsi alla testa.
Mi inquieta un po' pensare che qualsiasi persona sola possa trasformarsi in un pazzo sociopatico, che dice cazzate prima di fare un massacro.

In questi casi i partiti dei commentatori sono sempre tre:
  1. I buonisti: Oh sììì, forse aveva qualche lievissima turba, ma la colpa è della società che è marcia;
  2. I colpevolisti: Pura merda. Uno psicotico che deve bruciare all'inferno, con le sue vittime che gli rosicchiano a turno la testa; 
  3. I fieri di essere americani: Spariamo un po' di testate su quella fottuta Sud-Corea e ci penseranno due volte prima di romperci i maroni.
    E voi?
    E tu, Ciardi, che sicuramente mi leggi, immaginando di sventrarmi con una katana?

    Io mi ricordo di quando, in gita di terzo liceo, con l'aiuto di un complice, assaltai le camere delle mie compagne di classe.
    Armato fino ai denti con due fucili semi-automatici ad acqua, qualche gavettone legato alla cintura e un paio di maritozzi alla panna da lanciare per il massacro finale.

    Imputo tale azione alla società che non aveva saputo comprendermi.
    E ringrazio di non essere più a scuola, perchè un tipo così, che pare avere due testicoli in bocca quando parla, io lo avrei fatto martire.

    Ho già la presunzione di cercare di capire le cose per spiegarle a me stesso, non ne ho abbastanza per spiegarmi cosa dovrebbe succedere.
    Ma la mia ricetta è sorridere, altro che maniaci, società colpevole, bestie feroci.

    Io guardo questo video e ne sorrido.

    E magari se quel cretino muso giallo fosse stato in grado di riderne e se tutti fossero in grado di riderne, non ci sarebbero Columbine, Virginia Tech, non ci sarebbero ebeti che bombardano stati che non gli hanno fatto nulla, non ci sarebbero milioni di armi, non ci sarebbero bambini mandati alla guerra.

    Chiedo scusa per l'insolito inciso buonista, e dato che comunque vale la regola "shoot the loners before they shoot u", mi prendo un bel coltello da caccia e me lo piazzo sotto il cuscino.

    Non si sa mai, un giorno, chi possa venire a trovarti.

    Arrivedecci.

    (dal blog di Beppe Grillo - 06 mag 2007)

    sabato 5 maggio 2007

    Altro che Doctor House



     
    Incipit:

    Dato che non amo la confusione, faccio presente che il mio studio riceve solo previa prenotazione.
    Dal lunedì al venerdì, orario d'ufficio, il mio staff si occupa di gravi ritardi mentali e casi di fessìa conclamata.
    Per i casi di fessìa più complessi dal punto di vista clinico, si richiede diagnosi differenziale sotto la mia supervisione.
    Quindi, Mostro Mostruoso è pregato di presentarsi domani in maniera educata e sarò io stesso a valutare la sua patologia.

    Non occorre strafare, Mostro, il tuo caso è da tempo al vaglio della mia equipe.

    Alla domenica il team di scienziati si dedica con profitto a smerdare cazzari.

    Oggi si è rivolta l'attenzione al personaggio di Gennaro Esposito, noto millantatore con problemi di multipla personalità.
    Nell'intimo il suddetto è solito farsi chiamare Olivia Merli Rotondi, vantando per giunta titoli nobiliari e incarichi accademici.
    Personaggio conosciuto alle autorità, l'Esposito è di casa a Poggio Reale, che il fisco gli riconosce quale prima casa. Si raccomanda attenzione nel trattare col soggetto e di avvertire il sottoscritto in caso di avvistamento.

    Tutti coloro che abbiano definito "Professore" l'Esposito, senza accenno di ironia, verranno sottoposti a sedute di musicoterapia, lezioni di feng shui e dosi massicce di derisione collettiva.

    Arrivedecci. 

    Terapia:

    Buongiorno, Mostro Mostruoso.

    In questa prima fase del processo di diagnosi, per meglio delineare il tuo profilo anamnestico, ho bisogno di informazioni relative alla tua storia clinica.
    Ho pertanto necessità di sapere quanti casi di fessìa si siano registrati nella tua famiglia, per determinare eventuali corrispondenze genetiche.
    La degenerazione del disturbo può essere causata da terapie pregresse non idonee.
    Dovrai precisare anche questo.

    Hai disturbi del sonno? Hai subito recenti interventi chirurgici al cervello? Hai un gemello siamese attaccato per la testa?
    E' mia abitudine mettere il paziente a proprio agio. Sentiti pure libero di raccontarmi la tua soggettiva versione della patologia. Voglio che il nostro rapporto medico/paziente si arricchisca di fiducia e stima reciproche.
    Ti verrà chiesto di compilare un questionario. Qualora tu incontrassi difficoltà, un addetto del personale sarà lieto di aiutarti.
    Alle ore 16:00 io stesso ti praticherò un'agobiopsia, prelevando una porzione di cervello per escissione endoscopica.
    Il rischio di danni permanenti è molto alto, ma non credo ti impensierisca.
    Fammi tutte le domande che vuoi. 

    Massimo Bolli (a io piacciono le colte letture)  23.04.07 14:23

    il sig massimo è un deficente come dice lui stesso..vive in una specie di manicomio e cerca di trovare i casi che piu' assomigliano a lui...
    da persona civile quale mi ritengo...donero' una congrua cifra in beneficenza per la casa di cura psichiatrica in cui è rinchiuso il ""dott" bolli..distinti saluti

    MOSTRO MOSTRUOSO.. (nuovo mostro..)  23.04.07 14:20

    Il quadro sintomatologico comincia a delinearsi. Un tipico caso di "nevrosi di transfert". Il paziente rifiuta la sua condizione, ed attraverso un meccanismo di conversione di tipo organico, proietta sul medico la manifestazione morbosa.
    E' evidente che il disturbo è di carattere degenerativo. Si riscontrano gesti rituali ossessivi e cretinaggine galoppante. 

    Massimo Bolli (a io piacciono le colte letture)  23.04.07 14:35 

    BUONGIORNO..
    MI SPIACE MA NON MI FIDO DEI MEDICI FASULLI COME LEI...COME NON MI FIDO DEI POLITICI FASULLI CHE CI SONO IN ITALIA..
    CERCHI IL SUO PAZIENTE PER GIOCARE AL DOTTORE TRA QUALCUNO CHE SI OSTINA A CREDERE NEI "LEADER" POLITICI ITALIANI...SAREI CURIOSO DI SAPERE LA SUA ANALISI DI SIMILI CERVELLI..MI FACCIA SAPERE.

    PROPORREI MADAME BADAS SU TUTTI.. 

    MOSTRO MOSTRUOSO.. (nuovo mostro..)  23.04.07 14:36

    Si prende atto che il paziente rifiuta la terapia. In questi casi la normativa prevede il trattamento sanitario obbligatorio. L'alienazione ossessivo/compulsiva si sta trasformando in uno stato permanente di irritabilità ed eccessive reazioni emotive. Il paziente è convinto di essere oggetto di persecuzione da parte di inesistenti "politici". Il riferimento al "leader" indica stati d'ansia, insicurezza, complesso d'inferiorità, fessìa violenta e perdita di coscienza.
    Il soggetto può essere pericoloso.

    Massimo Bolli (a io piacciono le colte letture)  23.04.07 14:46 

    (dal blog di Beppe Grillo - 5 mag 2007)