venerdì 27 aprile 2007

Quelli che la Qabbalàh



Buongiorno.

Oggi inauguriamo una nuova sezione del blog dedicata al paranormale.
Per la rubrica "Quelli che la Qabbalàh" verrà effettuato un esperimento di numerologia applicata alla fessìa.
Siete tutti pregati di prestare la massima attenzione. Ho bisogno di nutrire la mia Khokhmáh con la vostra Geburáh.

L'esperimento si intitola "The number 23", e prende spunto dal film attualmente nelle sale.

Pronti? Via.

Facciamo prima una prova. Tanto per scaldarci.

Oggi è 28-04-2007

2+8+0+4+2+0+0+7 = 23

E' andata bene, mi pare.

Ora mi servono due spettatori presi a caso nel pubblico. Qualche volontario? No?
Bene, allora scelgo io.
Gennaro Esposito e Mostro Mostruoso.

Pronti? Via.

Esposito 8+
è 1+
un 2+
grande 5+
cazzaro 7 = 23

Mostro 6+
Mostruoso 9+
è 1+
cretino 7 = 23

Ora sommiamo i due imbelli.

Esposito 8+
Mostro 6+
Mostruoso 9 = 23 =


Riproviamo.

Esposito ha una Bentley dell'80 e un'alfetta del 67, che cazzaro.

80-67 = 13

13 + che cazzaro (10) = 23

Ora consultiamo l'Oracolo.

Mentre coglievo i frutti dall'albero della conoscoscenza, mi ha avvicinato il sapiente dalla spada di fuoco.
Mi ha detto solo una frase: "Gennaro è proprio uno scemo".

Ottimo.

Andiamo tutti a questo indirizzo.

Fatto? Sublime.

Ora scriviamo "Gennaro è proprio uno scemo".

In onore del nostro amico Professoressa Olivia selezioniamo "Smorfia Napoletana".

Indovinate un po' che numero viene fuori per primo?

L'esperimento è riuscito.
Sono commosso.
Arrisenticci.

Questo spazio è sponsorizzato dalla ditta Autospurgo "La Rapida", dei F.lli Cacace e figli. 

(dal blog di Beppe Grillo - 27 apr 2007)

sabato 7 aprile 2007

L'angolo della poesia



Ciao, la lettura delle opere di Ermanno Bartoli mi ha ispirato una breve lirica.

Sono solo un profano in confronto al Maestro, ma gradirei ugualmente un parere.

Scusate, ma sono molto emozionato.

Eccola:

Ti guardo.
Mi guardi.
Stavolta no.
Non mi avrai.
Come terra infame che non accetta
il ritorno del figlio
non avrai le mie suole.
Ti guardo.
Mi guardi.
Ti scanso.
Mi segui.
Ti ignoro.
Mi chiami.
Ora ho deciso. Lo so.
Ti scanso.
Poi torno.
Di nuovo
ti guardo.
Sei bella
sei tonda.
Gli uccelli mi irridono
e fischiano fì
fififì, fififì.
Mi provochi ancora.
Sei fresca.
Sei intera.
Per tera
sei intera.
Intera.
Non più.

Si intitola: Lappestata

(dal blog di Beppe Grillo - 07 apr 2007)

venerdì 6 aprile 2007

Il primo forno crematorio passivo


 
Buongiorno.

In questo giorno di passione, in cui Nostro Signore rimase vittima di un attentato di matrice islamica, ho intenzione di dedicarmi ad un tributo alla sua figura.
Ho deciso pertanto di tornare alle origini della mia specializzazione. Come sapete, sono un talentuoso, ancorchè giovine architetto.

Da anni pongo attenzione alle problematiche ambientali, dedicando ampia parte delle mie scelte progettuali a soluzioni di carattere bioclimatico.
E' per questo che ho deciso di cimentarmi in un tema ostico per ogni progettista:

il forno crematorio.

Tutti sappiamo quanto dispendio energetico tale apparecchio è solito generare. Per non parlare dell'inquinamento prodotto. Le dense fumate nere che si spandono dai camini, per quanto partecipanti del processo di fertilizzazione
del terreno, possono essere annoverate tra le nanoparticelle che minano il nostro organismo e che producono una quantità rilevante di radicali liberi, tra le maggiori cause di invecchiamento della pelle.

Detto ciò, vado ad illustrare la personale rivisitazione.

Il primo forno crematorio completamente passivo.

- Il forno è stato ideato tenendo conto dei nuovi criteri valutativi, ispirandosi al regolamento edilizio per l'efficienza energetica attuato a Bolzano. Classe A, per la precisione.
- Esso sarà dotato di un sistema serra esposto a Sud, in grado di ottenere la massima captazione dei raggi solari. Sempre a sud esso presenterà un muro trombe, interamente dipinto di nero, per massimizzare l'intercettazione degli ultravioletti.
- Vasche d'acqua, con sistema a zampilli, saranno ubicate a sud-ovest. In maniera tale da raffrescare l'ambiente, tramite processo di evapo-traspirazione, per garantire le maggiori condizioni di comfort.
- A nord-est, il forno presenterà un sistema di alberature ad alto fusto, in grado di minimizzare l'influenza negativa dei venti freddi invernali. Il restante perimetro del forno sarà realizzato tramite parete ventilata, per limitare le dispersioni e favorire una fresca e piacevole ventilazione naturale.
- Un sistema di pannelli fotovoltaici, unica soluzione attiva dell'impianto, garantirà la conversione dell'energia solare in scariche elettriche, delle quali si disporrà come meglio si crede.
- Le ceneri, raccolte in appositi contenitori, saranno riutilizzate. A tale scopo si è già stipulato un accordo di massima con l'agente dei Rolling Stones.

Ora scusate, ma devo prepararmi per partecipare ai riti della Settimana Santa. Ho l'onore di impersonare Nostro Signore, pertanto verrò crocifisso e flagellato per le prossime 6 ore.

Grazie.

Arrivedecci.

Piccolo omaggio ar Sor Erwin.

(dal blog di Beppe Grillo - 06 apr 2007)

giovedì 5 aprile 2007

Costantino e Massenzio



Buongiorno a tutti.

Oggi, con buona pace dei miei detrattori, vorrei con voi affrontare un tema importante: l'originalità della gestione pubblica della capitale.

Nell'ozio pingue dell'attesa prepasquale, il sottoscritto decide di incamminarsi verso la ridente cittadina di Valentano, per rendere omaggio ad un amico infortunato dopo un intervento di lobotomia transorbitale.

Per fortuna giunto a buon fine.

Inconsapevole di quanto lo attende, egli (io) dà inizio all'odissea, entrando sul Grande Raccordo Anulare, altezza Casilina, alla ricerca dell'uscita Cassia Bis.

Il suddetto non è merlo, di conseguenza si è informato prontamente sul tragitto da percorrere, affidandosi ingenuamente ai trabocchetti del sito della Michelin, che, poco aggiornato, riferisce la Tuscia all'antica Etruria.

I passi da compiere, nell'ordine:
  1. Esci a Cassia Bis e vai dritto fino a Nepi;
  2. Poi Sutri;
  3. Poi se hai culo arrivi a Vetralla;
  4. A quel punto ad un bivio troverai un mago che ti venderà una pozione. Solo dopo aver risolto un enigma giungerai alla strada che ti porta alla bottega di un mercante. Lì potrai aumentare i tuoi punti energia acquistando una runa magica, che ti guiderà fino a Montefiascone;
  5. Lì, seguendo una scia chimica, ti imbatterai in una statale che termina in un burrone. Solo dopo aver sconfitto Sir Balduin nella sua magione, potrai fregiarti del titolo di Cavaliere e sul cavallo che avrai guadagnato potrai galoppare fino a destinazione.
Benissimo, direte. Più chiaro di così! Ma i dubbi non tardano a giungere. Dopo aver percorso 40 km di GRA, alla velocità di 20 km/h, il suddetto (io) comincia a nutrire fortissime perplessità sull'esistenza dell'uscita Cassia Bis.

A quel punto, memore dell'antica formula "Tutte le strade portano a Roma" e della semisconosconosciuta postilla "A quer punto
so' cazzi tua", egli comincia ad interrogarsi sulle antiche battaglie tra Costantino e Massenzio.

Il povero Massenzio combattè a Saxa Rubra e Ponte Milvio perchè, affidandondosi alla segnaletica di Veltroni, a Roma non era
mai riuscito ad arrivarci. Questa era stata la grande mossa imperiale!

Di fatto, a tutt'oggi, non esiste alcuna uscita Cassia Bis.

La segnaletica infatti è organizzata in negativo. E' l'unica segnaletica al mondo che reca non la destinazione della strada, ma il luogo a cui quella strada non porta. E in alcuni casi dei consigli di carattere intimidatorio.
Lungo il GRA noterete cartelli del genere "Questa strada non porta a Latina", "Se vai di qui non arriverai mai a Frascati", "Attento, per di qua non rivedrai mai la tua famiglia".

Solo dopo aver percorso l'anello 6 volte, procedendo per sottrazione, il sottoscritto individua l'uscita di cui abbisogna.
L'ora tarda gli consiglia, però, di fare ritorno a casa.

Calcolatrice alla mano, gentilmente fornita dal Sor Erwin, se ne deduce che:
  1. Il sottoscritto ha percorso quasi interamente il GRA, per uscire in prossimità del luogo in cui vi era entrato;
  2. All'uscita Tuscolana naturalmente il sottoscritto si è perso;
  3. Il sottoscritto è giunto a casa dopo 5 ore dall'avvio;
  4. 4 ore sono state impiegate per percorrere 50 km, alla velocità media di 12,5 km/h, con una spesa di euro 15 in carburante;
  5. 3 kg si sono aggiunti alla massa corporea, mangiando in auto la torta Mimosa acquistata per il convalescente (11 euro);
  6. I fiori (15 euro) sono stati regalati alla cognata del sottoscritto, non avendo egli una fidanzata.
Totale: 5 ore, 41 euro spesi, nessun risultato ottenuto.

A distanza di 20 ore dall'accaduto, il suddetto non riesce ancora a separare le arcate dentarie.

Arrivedecci. 

(dal blog di Beppe Grillo - 05 apr 2007)