Eeehi, ciao, gentile lettore.
Mi rivolgo a te, sì, proprio a
te. Proprio a te, che sprechi minuti preziosi per leggere il Bolli.
Non che questo sia di per sé deplorevole, per carità, ma ci sono modi senza
dubbio più convenienti di impiegare il tempo. Non so, grattandosi la testa, ad
esempio. Comunque, oggi fai bene a leggermi. Esatto, fai proprio bene. E sai
perché? Non soltanto perché tanto sei disoccupato ed hai una vita più piatta
dell'elettroencefalogramma di DJ Francesco. No, è perché sto per mondare la
tua inservibile esistenza da quel rimasuglio di senso di colpa che ti rende
ancora più merda di quello che sei. Lo so, lo so che bastano cinque minuti su Real Time per avviare una totale rigenerazione della propria perfidia, ma io sto per
dirti di più. Sto per dirti che odiare non è sbagliato, che odiare è bene, che
invidiare è cosa buona e giusta.
Infatti, ho deciso di iniziare
una dotta trattazione sul peccato. Sui peccati capitali, per la precisione. Non è che
devi essere per forza polacco per farlo, o no? Oggi con te voglio parlare
dell'invidia e di come invidiare sia sacrosanto. Ovunque trovi cazzate che
pretendono di spiegarti il contrario. Che vai bene così come sei, che devi piacerti.
Ma qui no. Qui fanculo al pensiero positivo.
Dunque, ieri guardavo questo video. Guardalo anche tu:
E' la squadra di nuoto americana alle olimpiadi. Carino, non c'è nulla da dire.
Veramente carino (ma sentilo... "carino"). La canzone è rivoltante,
ok, ma accattivante. Diciamocelo, ci sono solo cose belle. Gente che si
diverte, pettorali mitologici, una quantità di figa che è quasi spietata. Insomma,
il trionfo della kalokagathia.
Ecco. Ecco a cosa ci è servito il liceo classico da ragazzi: a rodere più finemente da adulti.
Ieri notte, mentre lo stavo guardando per la trecentesima volta, mi ha avvolto il lucore della rivelazione. Devi sapere, caro lettore, che quando vedi una vagonata di visualizzazioni su youtube non è che ci sono stati veramente 800milamiliardi di persone che hanno guardato un video. Naaa, è che ci sono in giro 3/4 svitati come il Bolli, che ne so, un paio di ciccioni in Arkansas o uno schizofrenico in qualche manicomio di Varsavia, che guardano lo stesso filmato fino a quando non li fa sboccare il solo pensiero.
Dicevo, alla trecentesima
volta che lo guardo, succede una cosa strana. Mi sorprendo ad odiarli. Ad
invidiarli ed odiarli, con una punta di follia e allo stesso tempo di lucido
senno. Mi dico, ma guarda questi. Sono giovani e pure belli. Sì, questa è gente che magari è all'ottava olimpiade e ha sempre 22 anni. Ma come
cazzo fanno, che a me pare ieri che avevo ancora i brufoli?
Forse perché ieri ce li avevo, i brufoli.
E continuo. Sono giovani,
belli, sono alti tutti un metro e novanta. Hanno quelle spalle assurde, che ti
danno l'impressione che, quando passano dalle porte, si trascinino dietro buona
parte del muro. Si divertono. Guardali, caro lettore. Si divertono! Tu sei lì, guasto,
a decomporti nella mediocrità. Tu, che ti sei appena guardato l'ennesima
puntata di Breaking Bad e fantastichi su una rivoluzione della tua vita in
stile Walter White, ed invece anche domani sarai un inutile piangina. Guardali,
ridono! Sono belli, giovani e ridono!!!
Ma non basta. No! Seeeee. Vengono
pure da posti fighissimi. Dal Texas, da New York, da LA.
Sì, perché solo gli sfigati
dicono Los Angeles. Devi dire Elléi.
Facciamo una prova. Come come?
Due anni fa sei stato in America in vacanza? Figo! No, però. Non dire che ci
sei andato con quella culona di tua madre e quel rincoglionito di tuo padre,
che piscia come un idrante. Dì che ci sei andato con amici. Non riesci a
raccattarne uno nemmeno nel parcheggio della comunità di Sant'Egidio, ma dì
che ci sei andato con amici. E non dire che sei andato a trovare i tuoi
micragnosi parenti emigrati, ché la cugina più gnocca sembra Pussy Bonpensiero. Dì
che sei andato perché un tuo amiiico sta girando un fiiilm lì a Elléééi e ti ha invitato a vedere la sua nuova villa.
Quindi, dov'è che sei stato?
Come? In California??? Ma allora sei scemo!!! Si dice in Cali, no in
California.
Vabbè, dicevo. Questi vengono
tutti da posti cool. E tu? Tu vieni da uno scantinato di Potenza. Che quando
sei andato all'università dovevi spiegare a tutti dove cazzo è Potenza, perché
tutti pensano che sia in Sicilia, o in Campania, ma tutti sono comunque certi
che sia un posto di merda. E poi, appena te ne andavi, ridevano di te e
dicevano: "Ma pensa quel coglione. Viene da lì, e non sa nemmeno dove
cazzo sta Potenza.".
E dunque, ricapitoliamo: questi sono belli,
giovani, americani, ridono. Tutte le donnine a casa a sbavare per Lochte. Tutti
i maschietti a sfinirsi di seghe per la Perdue. E stai certo che scopano come
ricci, lì al villaggio olimpico. E scommetto che scopano pure senza goldone, ché
tanto nessuna rimane incinta. Tu,
invece, al primo miracolooooso affondo di baionetta nel fienile di tuo zio, hai
subito fatto strike. Per giunta con la figlia di un maresciallo dell'Arma che, appena ha scoperto il misfatto, ha scaricato la Beretta sulla fiancata della
tua Punto di merda.
Ma non basta, no. A questo
punto, caro lettore, cos'è che ci potrebbe consolare? Una cosa, una cosa
soltanto potrebbe farci sentire meno patetici. Essù. Eddai. Indovina, cazzo.
Niente, manco questo sai. Vabbè, te lo dico io. L'unica cosa che potrebbe farci
dire "Tadààà, ma allora non siete perfetti! Siete umani come noialtri,
persone normali, pietosamente conformi al codice dell'ovvio.".
E cioè: siete scarsi! AH AH
AH. Sarete pure strafighi, miei cari, ma non vincete un cazzo!
AHAHAHAHAH AH AHAH AH AH
Ma quando mai. Lì in mezzo non
ce n'è uno che non sia medaglia d'oro. Uno! Uno solo che non sia cazzutissimo.
Trovatemene uno. Macché. Questi, anche quando gareggiano nella stessa
specialità, l’oro lo vincono tutti. E gli italiani? Sempre 24esimi. Anche se in vasca ce ne sono solo 8, Magnini arriva comunque 24°. Ma teniamocelo stretto uno come Magnini. Magnini è talmente un pupo, che quando lo guardo mi sembra di essere il Grande Vecchio. Loro no, però. Loro manco pe niente. Loro sono ANCHE forti.
E' qui, fedele lettore, che si
configura la divina ingiuria. Il definitivo sopruso del Fato. L'ennesimo
dileggio di Lachesi.
Noi siamo qui, bassi, grassi,
calvi. Se siamo donne, abbiamo due tette come due calzini con dentro un euro.
Delle smagliature che non sono smagliature, sono trincee di prima linea.
Faremmo carte false per avere un lavoro da scribacchino vessato, da
metalmeccanico pazzo, o per diventare il lacchè di un assessore.
Perciò, mi chiedo: perché?
Perché a loro tutto e a noi niente? Perché loro fluttuano nelle acque terse della gloria e
noi sguazziamo nella pozza di piscio della quotidianità? Perché le campionesse di rana non
mettono i tacchi, altrimenti sono più alte dei loro fidanzati, mentre le nostre
fidanzate, se mettono i tacchi, sembrano delle rane?
A tutto questo, amico, amico
mio, non c'è risposta. Nessuno ti spiegherà mai perché tua moglie ha messo un
culo come una portaerei, o perché l'ultimo capello che ti era rimasto ti è
finito incastrato negli occhiali. Non saprai mai perché la tua vita è puro
pleonasmo. Ce lo vedo, Dio, a fare spallucce ed a risponderti "Shit happens, son".
Epperciòòòòòòò:
ODIALI
AMICO
ti dico O D I A L I
E INVIDIALI
Invidiali e digliene un sacco:
STRONZI, BASTARDI, CORNUTI,
BISTECCONI, A SCEEEMI
NON TI DEVI VERGOGNARE DI INVIDIARLI
Non c'è nulla di più nobile
dell'invidia, ricorda, perché solo nell'invidia si riconosce il valore del
nemico. Loro sono grandi? Ok, ma la tua invidia lo sarà di più! Qualcosa di grande, lo vedi, covava anche in te. Il rancore più becero sulla faccia della terra. Ed è tuo! Solo tuo!
Così ce la potrai fare.
Solo così potrai accettare la bancarotta della tua esistenza. Darle finalmente un
senso. Impregnala di livore e fattene scudo. Sarai libero. Libero di
dirti: “Faccio schifo! Sìììì, faccio proprio schifo!!! Ma non me ne frega un cazzo!!”. E poi riderne. Aahhahahahha!!!
Riderne folle ed infine saggio!
AHAHAHHAHAHAH AHAHAHHAHAHAH
AHAHAHHAHAHAH
E tu, tu che mi leggi e sei
convinto di essere figo. Tu, che tuo zio ti ha fatto entrare alla Regione e
pensi che la tua vita sia compiuta. Tu, che ti sei comprato l'Audi coi fari
xenon, con la liquidazione del babbo. Tu, che ti credi fregna e passi in piedi
sotto i tavoli. Tu, che ti sei laureata in Scienze della Minchia all’Università
del Molise e, quando guardi Santoro, ti crucci solenne per la fuga dei cervelli.
Ed infine tu, tu che per Anobii hai letto ottomila libri del più sconosciuto
coglione iraniano e poi scrivi “al di là” tutto attaccato. Voi, voi non siete
manco da odiare. Voi siete da preservare. Anzi grazie. Grazie grazie grazie.
Grazie, perché siete voi che ci date la forza di andare avanti. A me ed al mio
amico sfigato, qui.
Perché voi, signori...
voi siete messi peggio di noi.
voi siete messi peggio di noi.