lunedì 27 agosto 2012

Ode (gufata) all'invincibile Inter


In tutto lo stadio risuona una voce
un unico grido e poi tutto si tace
non c'è più chi bubbola, si ode un ruggito
oppur di destriero è un potente nitrito?

La folla li attende, li adora, li acclama

son tutti sereni, se in panca c'è Strama
Più nobil di un Conte, fa tristi gli Allegri
se devi affrontarlo, è meglio se emigri!

Ed ecco all'ingresso si scorge un contorno

un'ombra gigante, che oscura anche il giorno
E' il mio capitano! Che guida gli eletti!
E' sempre più giovane il grande Zanetti!

Poi gli altri che è un rischio perfino guardare

soltanto il pensiero ci incute timore
figurati quelli che hanno anche l'ardire
sul campo da gioco di farsi trovare

Cambiasso, Ranocchia, Milito, Silvestre

che sembrano statue, o un'opera equestre
Cassano, Cincilla, Benassi, Coutinho
li guardi e PAURA! hai bisogno di un bagno

E infine viene egli, colui che conduce

che intima guerra o concede la pace
che umilia il nemico e ne spolpa anche gli ossi
assieme al feroce e brutal Guido Rossi

Colui che si appresta a una nuova stagione

di grandi successi e soddisfazione
Palazzo Durini non basta nemmeno
per Coppe Moretti e balle di fieno

E infine, tu gufo, che tanto ti impegni

rinuncia a fatture ed oscuri disegni
resistere è vano, rischioso perfino
perché se anche Francis s'infuria di meno

nessuna pietà avrà il suo tavolino!